domenica 5 febbraio 2012

GIRO CON LE CIASPOLE NELLA VAL MARECCHIA,

Domenica 5 Febbraio, poteva essere una Domenica come tante altre, giro in bici, pomeriggio a guardare la tv, oppure una domenica di pioggia e freddo, ma invece visto che ci troviamo con la neve fino alle orecchie ho pensato che queste condizioni di neve quasi estrema in Romagna non capiteranno per molto tempo e quindi gia dal venerdi sera mentre ero affacciato alla finestra e guardare i fitti fiocchi scendere, dentro di mè ho deciso che dovevo sfruttare l'occasione per  un qualcosa di diverso.
Decido per un bel giretto con le ciaspole sulle colline della val Marecchia.

Dalla finestra della mia cucina si vede anche il vialetto che porta ai box dove ho le macchine, e vedo anche la strada che passa davanti a casa mia, la neve che continua a scendere sta rendendo praticamente impercorribile i tratti in asfalto, quindi solo al pensiero di dover prendere la macchina e rischiare, mi hanno fatto prendere la decisione di partire da casa piedi e risalire la ciclabile che frequentiamo di solito con le nostre mtb e arrivare a piedi all'eremo di Saiano.

E' Sabato. Preparo tutto l'occorrente, zaino con il mangiare, abbigliamento, e la sera lo dico a mia moglie quello che avei voluto fare, ovviamente non si è stupita più di tanto, ha solo detto, non mi meraviglio tanto te le cose normali non riesci a farle.

Domenica sveglia alle 7.00 colazione abbondante, vestizione e partenza verso le 9.00



Attraverso il paese e in giro non c'è nessuno, tranne qualche spazzaneve, i bar quasi tutti chiusi.
 Mi  incammino verso Poggio Berni, perchè decido di fare la ciclabile dalla parte dx del fiume Marecchia, e la prendo poco prima del bowling, di colpo mi trovo a camminare da 40 cm di neve a circa un metro, quella parte  del fiume non la conosco benissimo ma so che si sono diversi fossati e per non rischiare torno sulla strada principale, con l'obiettivo di riprendere la ciclabile in zona Torriana.
Arrivo al parcheggio di Ponte Verucchio, luogo di ritrovo per i mountainbikers locali da dove partono per i loro giri.
Qui rimango veramente a bocca aperta e mi rendo conto quanta neve sia venuta giù, praticamente le macchine rimaste parcheggiate, sono sommerse e non capisce nemmeno che tipo di modello siano, sono solo dei cumuli di neve a forma di auto.
Faccio la prima sosta e un primo spuntino.







 Non resto molto fermo perchè a detta di un passante munito di aggeggi tecnologici, mi dice che la temperatura è di - 5°.
Dal parcheggio in poi si vede un paesaggio completamente diverso, è una zona non trafficata da auto, quindi la strada sebbene ripulita rimane completamente bianca, e si vedono i primi alberi caduti.



E' il momento di scendere di nuovo sulla ciclabile e qua rimango a bocca aperta, scattare qualche foto per rendersi conto di quanta neve fosse caduta è d'obbligo.



Ci sono già le tracce di qualcuno passato prima di mè, rimane ugualmente molto dura proseguire, alcuni passaggi devo farli in ginocchio per via degli alberi caduti che ostruiscono il tragitto.


ad un certo punto mi ritrovo sul ponticello di legno dove finisce la ciclabile, sono a circa 500 mt dall'eremo, in lontananza vedo che chi è passato prima di mè ha tracciato sulla collina un sentiero per arrivare al piazzale.




Il tratto è tutto in salita calcolando che sono più di 3 ore che cammino si fa sentire terribilmente, continua a nevicare ma lo scenario è unico.





Arrivato al piazzale mi faccio il mio secondo spuntino, e salgo per scattare qualche foto su alla chiesetta di Saiano.








Inizio ad essere stanco ma questa avventura mi sta prendendo sempre di più, e assieme ad un gruppo che era arrivato fin qua decidiamo di proseguire fino a Montebello, loro sono partite dal parcheggio sono più freschi hanno fatto si è no 5 km mentre io ne ho una ventina sulle gambe, hanno ritmo di salita molto veloce, e in breve tempo siamo quasi a Montebello.
Si sta facendo tardi, io saluto la compagnia e inizio il mio ritorno verso casa.

Quasi 6 ore che cammino, inizia il ritorno, decido di fare la ciclabile ex vecchia ferrovia, sono stanco inizia ad andare in crisi anche di testa, provo a chiamare qualche amico il primo è Alessandro il presidente degli Sbubby, ma non risponde, chiamo Paride, e non c'è campo, sono proprio in crisi, e davanti a mè c'è un tratto di strada dove c'è nulla, di quelli che ti avvilisci sopratutto sei solo.
Ad un certo punto Paride mi richiama e passo almeno 5 minuti non pensando ala fatica, poi piano piano mi riavvicino a Santarcangelo.
Sono all'altezza della fornace Ripa Bianca, da li so che per arrivare a casa mi mancano 5 km, ma ora inizio a incontrare qualche persona, e dopo una mezzoretta sono di nuovo in città e poi a casa.
Per mè oggi è stata un'altra di quelle giornate memorabili, 9 ore di camminata, un aggeggio elettronico mi dice che ho fatto 44km, sulle mappe in internet me ne da 42,5, non mi interessa sinceramente quanti km ho fatto so lo che oggi nella val Marecchia sembrava di essere sulle Dolomiti e posso dire di che anche questa esperienza sebbene mi ha provato fisicamente, rimarrà un gran bel ricordo.

Alla prossima avventura

Sir Alex Teora